L’industriale Romano Artioli resuscitò la marca Bugatti e l’installò in un impianto ultramoderno nei pressi di Modena. Nel settembre del 1991 la Bugatti Automobili presentò la EB110, con motore 12 cilindri sovralimentato da 3500cc e 560 cavalli. Gli sviluppi finali della vettura, che aveva avuto una concezione travagliata, furono condotti dall’ingegner Nicola Materazzi, mentre l’architetto Giampaolo Benedini aveva completato il disegno definitivo. Dal marzo 1992 apparve una variante Supersport più potente (600 cavalli) ma la vicenda della nuova Bugatti durò poco. Nel settembre del 1995 l’azienda dovette chiudere definitivamente. Dal 1991 al 1995 furono prodotti 95 esemplari della EB110 e 30 esemplari della EB110S dal 1992 al 1995.