In vista della stagione 1962, non potendo partecipare al campionato mondiale marche, riservato a vetture GT omologate in 100 unità, la Maserati decise di costruire un prototipo, su commissione della scuderia americana Briggs Cunningham e dell’importatore francese, John Simone. L’ingegner Giulio Alfieri rinunciò al telaio reticolare visto sulle Birdcage, adottando invece una struttura di tubi di grosso diametro; il motore era posizionato anteriormente. Si trattava del V8 della 450S del 1956, ridotto da 4477 a 3943cc ma con 10 cavalli in più (410 contro 400). I tre esemplari costruiti presero il via della 24 Ore di Le Mans 1962 con Thompson/Kimberley, Trintignant/Bianchi e Hansgen/McLaren, ma nessuno arrivò alla fine.